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Teatri R Esistenti IV edizione

Per la quarta edizione consecutiva, tornano i Teatri R esistenti, la rassegna nata dall'esigenza di documentare il lascito culturale, morale e ideale della lotta di Liberazione. Rappresentazioni teatrali si alternano a discussioni su volumi di recente pubblicazione: il filo conduttore è sempre lo stesso, quello di favorire la conoscenza storica e di stimolare una riflessione sul contesto in cui viviamo.

Il primo incontro ci sarà giovedì 8 maggio ore 18:30 presso la Sala convegni della Fondazione Pescarabruzzo (Pescara - Corso Umberto I, 83) Discuteremo con lo storico Mauro Canali del suo ultimo volume, un testo di riferimento sul delitto Matteotti. Frutto di anni di ricerche e di un’indagine quasi poliziesca, il suo studio aiuta a delineare meglio un quadro vivido e convincente dell'omicidio all'origine della dittatura fascista.
A seguire,  "Fuoco alle polveri! Breve ed essenziale processo all'umanità" Spettacolo teatrale di e con Saverio Tommasi ore 21:00  Cineteatro Sant’Andrea (Pescara - Piazza Sant'Andrea, 7) Un racconto del nostro presente, dove l’unica vera certezza è che le parole possono trasformare il mondo. Un viaggio teatrale che scuoterà le coscienze, un’occasione unica per mettere in discussione le proprie certezze e osservare la realtà da prospettive inedite, chiedendosi: "Da che parte stai?".

Il secondo incontro si terrà  venerdì 9 maggio Alle ore 18:30  presso la sede ANPI (Pescara - Via Quarto dei Mille, 45) “Ho ancora una valigia a Berlino” è un’opera che invita alla riflessione, mai così attuale, sui temi della pace, del disarmo e dell’identità. Prendendo le mosse dal 1951, affronta le rovine e le macerie che segnano il paesaggio europeo. Ma va anche oltre: la protagonista Ester Ferri si sposta sui binari della storia attraverso la guerra di Corea, il riarmo della Germania, il “Festival mondiale dei giovani e degli studenti per la pace” di Berlino, tutte tappe di un'epoca passata fin troppo legata al nostro presente.
A seguire, lo spettacolo di e con Benedetta Tobagi (tratto dal libro "La Resistenza delle donne", Einaudi 2022) che dà voce e volto alle donne che furono protagoniste della Resistenza:
Prestando cure, combattendo in prima persona, rischiando la vita, le donne furono protagoniste silenti della Reistenza, finora ancora troppo nell'ombra. ore 21:00 Cineteatro Sant’Andrea (Pescara - Piazza Sant'Andrea, 7) Nel dialogo con Susanna Gozzetti, si ridà voce alle protagoniste a partire da testimonianze originali, Benedetta Tobagi le ricostruisce e la mette in scena facendo ricorso a tutti i suoi talenti: quello di storica, di intellettuale civile e di scrittrice.

Il terzo incontro è previsto sabato 10 maggio alle ore 18:30 presso la sede ANPI (Pescara - Via Quarto dei Mille, 45)
“L’Italia è un paese razzista” di Anna Curcio (DeriveApprodi, 2024) con Rahel Seium e Alessandro D'Ascanio. Una riflessione sulla «nascita» del concetto di razza e sulla sua relazione con la questione di genere, attraverso le particolarità del razzismo in Italia e persino il mercato del lavoro contemporaneo.
A seguire, alle 
ore 21:00 presso il Cineteatro Sant’Andrea (Pescara - Piazza Sant'Andrea, 7)  la storia di Gino Bartali.
A soli ventiquattro anni, incarna il ciclismo eroico degli anni ’30. La carriera di Bartali fu notevolmente condizionata dalla seconda guerra mondiale, sopraggiunta proprio nei suoi anni migliori; Tra il 1943 e il 1944 sfruttando l'immunità diplomatica guadagnata per meriti sportivi, si rese protagonista di numerose azioni eroiche: in bicicletta trasportò documenti nascosti tra Firenze e Assisi, consentendo a tanti ebrei di salvarsi dalle persecuzioni. Nel 2013 è stato dichiarato Giusto tra le nazioni per la sua attività a favore degli ebrei. La sua storia sarà in scena stasera.

L'ultimo appuntamento è fissato per domenica 11 maggio alle ore 18:00 al Cineteatro Sant’Andrea (Pescara - Piazza Sant'Andrea, 7) con un Gramsci redivivo che si racconta in prima persona portando la sua voce e la sua visione ai nostri giorni. Antonio Gramsci non era solo un politico, filosofo, giornalista, linguista e critico letterario italiano. Amava il teatro, e fu anche critico teatrale. E questo è “un vero spettacolo gramsciano, oltre che uno spettacolo su Gramsci, recitato in prima persona come se il narratore/attore – interpretato da Angelo d’Orsi – fosse lo stesso Antonio Gramsci”. I monologhi sono arricchiti da brani musicali e canti popolari della tradizione operaia e contadina. Uno spettacolo sulla vita e il pensiero di Antonio Gramsci con musiche della tradizione popolare da non perdere!


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